Consigli settimanali

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venerdì 16 gennaio 2015

Ci ricopriamo belli?

Ad accendere Sky, a leggere la Gazzetta, ad ascoltare le radio o ad entrare in uno di quei baretti sempre frequentati dai vacchi savi calcistici sembra sempre di essere alla Messa da Requiem, quindi oltre la morte del fu calcio italiano. Eppure, a guardar bene, sembrerebbe che la realtà sia tutt'altra. D'accordo, ancora pochissimi giovani italiani giocano nella nostra massima serie calcistica - ma io direi anche un bell'amen: il campionato bello lo fanno i campioni, non le belle speranza e della nazionale (2 mesi ogni 2 anni di qualcosa di sostanzioso, oltre a una marea di partite inutili e noiose nel resto del tempo) importa francamente poco a tutti, o quasi.
Perché dico che non sembrerebbe così tetra la situazione della Serie A? Leggete i nomi di mercato - non quelli Juve di Tuttosport, ricordo ancora il celebre Messi-Juve: si può! - e vi renderete conto che qualcosa sta cambiando. Stiamo riguadagnando un certo appeal, secondo me. Podolski, Shaqiri e (forse) Mario Suarez sono tre grossi nomi che si spostano da campionati top - Premier, Bundesliga e Liga - per scegliere il Belpaese, anche rifiutando importanti offerte da altri campionati. La Juventus ha in rosa quello che, esagerazioni a parte, potrebbe veramente diventare uno dei più grandi centrocampisti in circolazione: Pogba. Roma e Napoli hanno rose ricche di giocatori che potrebbero tranquillamente fare le star oltreconfine (Pjanic-Strootman-Nainggolan da una parte, dall'altra Callejon-Mertens-Higuain). Persino la Sampdoria, che fino a qualche tempo fa era una squadra da salvezza quasi tranquilla ma nulla più, si permette di sognare - e probabilmente convincere - una figurina mica male come Eto'o (anche lui esule dalla Premier).

La domanda che mi rimane è una: se a livello di appeal di mercato stiamo lentamente migliorando, come mai in Europa prendiamo bastonate sulle gengive (quasi) da chiunque?
Una risposta me la sono data. Detto che da quest'anno le cose sembrano in ripresa anche lì, si vedano le buone prove in Europa League delle nostre (a parziale riscatto della pochissima brillantezza delle due di Champions'), temo che il problema del calcio italiano in Europa siano i giornali. Troppo pronti ad esaltare le partite nel nostro giardinetto interno, facendo credere che la situazione - nonostante quanto ho detto sinora - sia ottima. Ne faccio un esempio: ieri era serata di Coppa Italia (da riformulare in stile FA Cup magari...) e la Juventus ha vinto 6-1 sul Verona. Il titolone spiegatemi che senso abbia. Una partita inutile, di una coppa inutile con le seconde o terze linee. Titoloni? No grazie.

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